Ieri abbiamo partecipato all’allestimento della scenografia de “Le avventure di un povero cristiano” del 1968. Sarà visibile presso il Duomo di Città di Castello fino al 10 novembre, in occasione delle celebrazioni per gli ottocento anni dalle stimmate di San Francesco.
Burri: Tempere 1947-1990
Per questa mostra Atlante Servizi Culturali si è occupata sia delle realizzazione delle cornici delle Opere, che dell’allestimento e delle visite guidate.
Nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione Burri rivolte a celebrare l’anniversario della nascita del Maestro – 109° anno – martedì 12 marzo alle ore 18 sarà inaugurata la mostra “BURRI: Tempere 1947-1990” presso gli spazi adibiti a mostre temporanee degli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello.
L’evento espositivo, incentrato sulla pittura a tempera di Burri, annovera oltre cento opere, molte delle quali mai osservate prima dal vasto pubblico e conservate dall’artista tra le opere di piccolo e medio formato, disegni e opere grafiche, realizzate nel corso della sua quarantennale produzione.
La mostra, nel suo percorso, rivela la straordinaria assiduità di Burri nell’esercizio del colore e nel magistero delle consonanze cromatiche, spesso innovative negli accostamenti, ritenuti non conformi ai principi di armonia canonica.
L’inedita visione di numerose opere presenti in mostra rivela altresì non solo la quotidiana azione spesa nel raggiungimento di esiti sorprendenti, ma altresì la frequente attitudine di trasporre dalle piccole misure alle grandi l’invenzione delle forme e delle composizioni delle immagini.
Per la mostra è prevista la pubblicazione di un catalogo con un saggio critico di Bruno Corà, presidente della Fondazione, con la pubblicazione integrale di tutte le opere esposte in mostra munite di schede scientifiche e apparati bio-bibliografici.
Allestimento di “Burri. Forma spazio equilibrio”
A cura di Bruno Cora’, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello
Per dare una immagine di sintesi dell’arte di un grande artista come Alberto Burri al Meeting di Rimini del 2023, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha risposto all’invito formulato dal Meeting decidendo di collocare al centro dell’area espositiva la più grande tela mai realizzata dal Maestro, il Sacco del 1969 ideato e realizzato per il fondale del primo atto del dramma teatrale “Avventura di un povero cristiano” dal romanzo di Ignazio Silone. Attorno all’imponente opera si è costruito un esauriente percorso idoneo a far luce su questo grande outsider della pittura. Con le suggestive proiezioni del Grande Cretto Gibellina ed altri cicli appartenenti a diverse stagioni del suo lavoro, il pubblico avrà l’opportunità di prendere visione di una significativa parte dell’opera di questo grande protagonista dell’arte italiana ed internazionale.
L’opera di Burri, a partire dagli anni ’50 del XX secolo e fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1995, ha segnato la scena dell’arte contemporanea fino ai nostri giorni. La sua pittura per lo più a base di materie extrapittoriche come il catrame, il vissuto dei ‘sacchi’, le combustioni di plastica, di legni, di ferri, i composti acrovinilici dei ‘cretti’ e i cellotex, ha tracciato una nuova frequenza del linguaggio visivo su cui si sono sintonizzate le generazioni a lui successive, osservando l’orientamento da lui indicato relativo ai valori della Forma, dello Spazio e dell’Equilibrio di cui dotare la ‘presenza’ della pittura.
Attività didattiche per Fondazione Ferrero
In occasione della mostra ‘La poesia della materia’, a cura di Bruno Corà, che da sabato 9 ottobre 2021 espone 45 opere di Alberto Burri, ci siamo occupati della progettazione delle attività didattiche e del libretto famiglia.
Dai primi ‘Catrami’ degli anni Quaranta sino alle ultime opere, prima della morte di Burri avvenuta nel 1995, passando per i cicli delle ‘muffe’, dei ‘sacchi’, ‘delle combustioni’, dei ‘legni’, dei ‘ferri’, delle ‘plastiche’, dei ‘cretti” e dei ‘cellotex.
“Non si tratta solo di un ennesimo generico invito a considerare l’importanza decisiva della materia nella poetica di Burri, ma dell’idea di portare i visitatori a ripercorrere il rapporto tra tra l’opera di Alberto Burri e la parola in versi, la grande poesia del ‘900 e non solo”, spiega il curatore Corà, che cita Giuseppe Ungaretti: “Amo Burri perché non è solo il pittore maggiore d’oggi ma è anche la principale causa d’invidia per me: è d’oggi il primo poeta”.
La mostra ha al centro la materia, intesa come fonte di sperimentazioni in totale libertà di approccio al fare pittorico, generatrice di processi creativi in continua evoluzione. L’opera dell’artista è osservata come un laboratorio di sperimentazione che ha anticipato molte delle questioni che hanno interessato le correnti artistiche degli anni Sessanta del Novecento, come il Nouveau Réalisme, l’Arte povera, l’Arte neuminimale o il Fluxus.
Correda la mostra, nel centro di Alba, ‘Il Cretto di Gibellina’, la grande opera di land art, pensata nel 1985 per ricordare il terremoto del Belice.
Giacomelli/Burri. Fotografia e immaginario materico
La mostra accosta due grandi artisti del ‘900 italiano, attivi nelle arti visive, ma in settori diversi.
Non solo un affiancamento di singole opere del fotografo senigalliese a quelle del pittore umbro, ma un vero e proprio confronto e studio che parte dallo stesso rapporto tra i due artisti. Le vite di Mario Giacomelli e Alberto Burri si sono intrecciate negli anni più volte, a partire da un incontro del 1966, grazie al pittore e intellettuale Nemo Sarteanesi: da una reciproca stima e ammirazione, il loro rapporto è confluito in una ricerca comune, in un dialogo tra le loro opere di pittura e fotografia fino a sfociare in una solida amicizia. La mostra – un’esposizione itinerante che toccherà in autunno anche il museo MAXXI di Roma, a Senigallia è curata da Marco Pierini, ideata da Magonza e prodotta con il Comune di Senigallia, la Fondazione MAXXI, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, l’Archivio Giacomelli e l’Archivio Sarteanesi. Il percorso espositivo propone un importante nucleo di fotografie che Mario Giacomelli dedicò ad Alberto Burri e Nemo Sarteanesi, appartenenti ai fondi della Fondazione Burri e agli archivi Giacomelli e Sarteanesi, accostate ad alcune opere grafiche e uniche di Alberto Burri.
Atlante Servizi Culturali si è occupata dei trasporti e dell’allestimento della mostra in entrambe le sedi.
Proposte didattiche per l’arte contemporanea
Per l’anno scolastico 2017-2018 Atlante Servizi Culturali propone un servizio di visite didattiche partecipate a mostre e musei e di laboratori da svolgere in classe che introducano i partecipanti alla scoperta dell’arte contemporanea e di tutte le possibilità di riflessione, confronto e creatività che questa disciplina offre.

In particolare i percorsi riguardano:
1) Visita didattica partecipata presso Palazzo Albizzini (Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello)
2) Visita didattica partecipata presso Ex Seccatoi Tabacco (Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello)
3)Visita didattica partecipata presso Hans Hartung Polittici (Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia)
4) Proposta didattica da svolgere in classe
BURRI. L’Opera Grafica Permanente
Dal 12 marzo 2017
Presso gli Ex-Seccatoi Tabacco (Città di Castello – PG) è esposta tutta l’Opera Grafica di Alberto Burri, la nuova sezione del più grande museo d’artista al mondo. Questa accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, consistente in oltre 200 opere. Si tratta di un’importante aspetto della produzione artistica di Burri, che a volte precorre, a volte segue in altri casi è coeva con le sue opere maggiori e pone in evidenza anche la sua straordinaria manualità e attitudine alla sperimentazione costante. L’esecuzione di queste opere in collaborazione con grandi stampatori ha visto l’artista stesso cimentarsi in differenti cicli produttivi che hanno distinto la sua attitudine alla sperimentazione rispetto a quella di altri artisti della sua generazione, tanti in italia che all’estero.
ATLANTE si occupa dei servizi di guardiania, bookshop e visite guidate. La proposta di attività rivolte al pubblico, comprende un’offerta di visite partecipate rivolta alle scuole di ogni ordine e grado e progettata per ogni tipo di età, il cui obbiettivo è stimolare l’interazione dei ragazzi, favorire il dialogo all’interno del gruppo e accrescere la familiarità dei partecipanti con i linguaggi dell’arte contemporanea.
Per info e prenotazioni contattare:
Fondazione Palazzo Albizzini – 0758559848 – info@fondazioneburri.org
BURRI Lo Spazio di Materia / Tra Europa e USA
Dal 24 settembre 2016 al 6 gennaio 2017
Con il titolo BURRI Lo Spazio di Materia / Tra Europa e USA, ha avuto luogo presso gli Ex-Seccatoi del Tabacco (Città di Castello – PG) una vasta ricognizione relativa alle più significative tendenze dell’arte contemporanea del secondo dopoguerra del XX secolo.
La mostra ha ripercorso il confronto di Burri con la pittura di artisti internazionali suoi contemporanei di altrettanto valore: da Afro a Capogrossi, da Fontana a Matta, da Nicholson a Tàpies. Inoltre, come dichiarato da Richard Amstrong, direttore del Guggenheim Museum, Burri è stato “uno dei più innovativi artisti nel periodo del secondo dopoguerra mondiale. […] Ha creato un nuovo tipo di oggetto, simultaneamente pittorico e scultoreo, che ha influenzato successivamente artisti associati col New Dada, il Noveau Réalisme e il Postminimalism…” e si può aggiungere, con l’Arte Povera italiana.
Nel corso della mostra ATLANTE ha gestito i servizi di guardiania, bookshop, visite guidate per gruppi, privati e istituti scolastici. Particolare attenzione è stata dedicata alla proposta didattica per bambini e ragazzi, caratterizzata dalla partecipazione attiva degli studenti, dall’utilizzo creativo della parola e del linguaggio del corpo in relazione alle opere esposte.


















