invito G. RIZZOLI

Giovanni Rizzoli: ‘Ipotesi e Speranza’

Dal 6 ottobre 2017 il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo ha presentato, presso la Cappella dell’Incoronazione, la mostra dedicata all’opera di Giovanni Rizzoli, a cura di Bruno Corà.

Con una scelta mirata e significativa di quattro importanti sculture realizzate tra il 2008 e il 2014 – Doppio infinito (impossibilità dell’escathon), 2008-2009, Infiniti infiniti, 2011 e due diverse versioni di Oltre, 2013-2014 (tutte opere in pregiati marmi neri del Belgio e vetro di Murano) – Rizzoli interviene in una cruciale querelle millenaria che attraversa il pensiero scientifico, estetico e religioso inerente la spazio-temporalità dell’infinito e dell’eternità dell’universo, dimensioni che egli evoca con opere le cui forme, tanto enigmatiche quanto perentoriamente definite in senso plastico e simbolico, dischiudono e suscitano sostanziali riflessioni sulla possibile fine dei tempi (escathon) con quesiti ineludibili. Insieme alle estreme coordinate universali che non possono non chiamare in causa anche le dimensioni trascendentali, l’opera di Rizzoli apre, con non minore trepidazione, un’interrogazione sulla figura storica del Cristo, possibile ipotesi, speranza e chiave risolutiva dell’enigma escatologico e della sua eventuale impossibilità.

Esponente di punta della generazione artistica europea degli anni Novanta, autore di sintomatiche esperienze pittorico-plastiche che hanno attraversato la poetica post-human anticipandone e superandone le problematiche salienti, Rizzoli ha tra le sue imprese artistiche la partecipazione a importanti rassegne come la Biennale di Venezia (1999, a cura di Harald Szeeman), la XV Quadriennale di Roma (2008) e numerose altre mostre in gallerie d’arte europee ed americane. Recentemente la sua scultura è stata collocata en plein air in permanenza in un parco pubblico della Lombardia, insieme con l’opera dell’artista franco-americana Louise Bourgeois, a cui Rizzoli era legato da un lungo sodalizio, e con quella di Tristano di Robilant.

Giovanni Rizzoli è nato a Venezia (1963) e vive a Milano, dove ha lo studio. Dopo aver trascorso l’adolescenza in Canada, tornato in Europa nel 1984-85 frequenta la Sotheby’s Style in Art Course di Londra, nel biennio 1985-87 l’Architectural Association di Londra e dall’87 al ’90 l’Università di Cà Foscari a Venezia, dove si laurea in Storia dell’arte. Nell’88 frequenta la Sumi School of Painting di New York. Tornato in Italia si stabilisce a Milano.

Per questa mostra Atlante si è occupata della logistica dei trasporti.

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FRANCO GIULI – STRUTTURE E SPAZI DI SUPERFICIE

Atlante Servizi Culturali al lavoro a Palermo per l’allestimento della mostra di Franco Giuli Strutture e Spazi di Superficie.

Palermo – Dal 13 settembre 2017 il Polo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, ospiterà al Museo di Palazzo Belmonte Riso, la mostra dedicata all’opera del Maestro Franco Giuli, a cura di Bruno Corà.

Con un repertorio di circa trenta opere, appartenenti a due periodi significativi dell’attività di Giuli, peraltro in stretta relazione tra loro, l’artista residente a Fabriano e Roma, ormai sulla scena artistica sin dalla metà degli anni Sessanta, presenta a Palermo gli esiti maturi della sua incessante indagine della superficie di organismi pittorico-plastici a base di materiali come legno, cartone e carte policrome capaci di suscitare inedite spazialità. E’ indubbio, infatti, che le modalità operative con cui, Giuli giunge alla creazione delle sue opere – che pur insistendo a situarsi nella sfera pittorica, non possono più definirsi come quadri dipinti ma piuttosto quali vere forme pittorico-plastiche – rivelano una notevole capacità di sperimentazione e invenzione spaziale. Con una assidua azione di elaborazione di cartoni di diversa qualità e consistenza, ponendo in atto differenti trattamenti delle superfici, Giuli ha raggiunto una riconoscibile cifra immaginifica che è in perenne modificazione.

Saranno esposti in mostra, sia i “Cartoni in rilievo” (1975-76), sia le “Angolature su carta” (1976), sia i “Cartoni + legni” (1977-79” e gli “Acrilici su juta” (1979-80), che la più recente produzione di vari rilievi e incastri su cartoni ondulati sorprendentemente fecondi di risultati efficaci e di intensa qualità plastica. Giuli si conferma così come uno dei Maestri di quella generazione esordita a metà degli anni Sessanta che, dopo Cagli, Mannucci, Uncini, con lo stesso Mattiacci, hanno costituito un polo artistico attivo nelle Marche con influenze su tutto il territorio nazionale.

In collaborazione con la galleria Edieuropa di Roma.

Franco Giuli ha partecipato, dal 1960, alle più importanti mostre nazionali e internazionali, tra le quali: la XXXVI Biennale di Venezia nel 1972, nel 2007 (eventi collaterali) e nel 2011; Astratta, Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra ad oggi, Verona, Milano e Darmstadt; Linee della Ricerca Artistica in Italia dal 1960 al 1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Nuove tendenze della Pittura Europea, Düsseldorf; Museo delle Collezioni, Bucarest; Rapporti tra Critica Analitica e Ricerca nelle Arti Visive, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna; Art ’90 For Europe, Londra; Domotecnica, Colonia; Art 7 Basel; Arte Fiera, Bologna; Galleria d’Arte Moderna, Gallarate; L’Arte Italiana del XX secolo attraverso i grandi marchigiani, Mosca e Mole Vanvitelliana, Ancona; Museo de Arte Contemporanea Rio de la Plata, Argentina; Centro de Esposiciones y Congresos, Saragozza, Spagna. Tra i riconoscimenti si annoverano il Premio Michetti, il Premio Marche e il Premio Termoli.

INFO:

Franco Giuli. Strutture e spazi di superficie
A cura di Bruno Corà
Palazzo Belmonte Riso
Corso Vittorio Emanuele, 365 – Palermo

Allestimento a cura di Atlante Servizi Culturali

2017 – 13 settembre – 10 novembre
Orari di apertura: martedì, mercoledì, domenica  10.00 – 19.30
giovedì, venerdì, sabato 10.00 – 23.30
lunedì chiuso, eccetto i festivi

Ingresso
intero euro 6 – ridotto euro 3

 

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BURRI. L’Opera Grafica Permanente

Dal 12 marzo 2017

Presso gli Ex-Seccatoi Tabacco (Città di Castello – PG) è esposta tutta l’Opera Grafica di Alberto Burri, la nuova sezione del più grande museo d’artista al mondo. Questa accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, consistente in oltre 200 opere. Si tratta di un’importante aspetto della produzione artistica di Burri, che a volte precorre, a volte segue in altri casi è coeva con le sue opere maggiori e pone in evidenza anche la sua straordinaria manualità e attitudine alla sperimentazione costante. L’esecuzione di queste opere in collaborazione con grandi stampatori ha visto l’artista stesso cimentarsi in differenti cicli produttivi che hanno distinto la sua attitudine alla sperimentazione rispetto a quella di altri artisti della sua generazione, tanti in italia che all’estero.

ATLANTE si occupa dei servizi di guardiania, bookshop e visite guidate. La proposta di attività rivolte al pubblico, comprende un’offerta di visite partecipate rivolta alle scuole di ogni ordine e grado e progettata per ogni tipo di età, il cui obbiettivo è stimolare l’interazione dei ragazzi, favorire il dialogo all’interno del gruppo e accrescere la familiarità dei partecipanti con i linguaggi dell’arte contemporanea.

Per info e prenotazioni contattare:

Fondazione Palazzo Albizzini – 0758559848 – info@fondazioneburri.org

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BURRI Lo Spazio di Materia / Tra Europa e USA

Dal 24 settembre 2016 al 6 gennaio 2017

Con il titolo BURRI Lo Spazio di Materia / Tra Europa e USA, ha avuto luogo presso gli Ex-Seccatoi del Tabacco (Città di Castello – PG) una vasta ricognizione relativa alle più significative tendenze dell’arte contemporanea del secondo dopoguerra del XX secolo.

La mostra ha ripercorso il confronto di Burri con la pittura di artisti internazionali suoi contemporanei di altrettanto valore: da Afro a Capogrossi, da Fontana a Matta, da Nicholson a Tàpies. Inoltre, come dichiarato da Richard Amstrong, direttore del Guggenheim Museum, Burri è stato “uno dei più innovativi artisti nel periodo del secondo dopoguerra mondiale. […] Ha creato un nuovo tipo di oggetto, simultaneamente pittorico e scultoreo, che ha influenzato successivamente artisti associati col New Dada, il Noveau Réalisme e il Postminimalism…” e si può aggiungere, con l’Arte Povera italiana.

Nel corso della mostra ATLANTE ha gestito i servizi di guardiania, bookshop, visite guidate per gruppi, privati e istituti scolastici. Particolare attenzione è stata dedicata alla proposta didattica per bambini e ragazzi, caratterizzata dalla partecipazione attiva degli studenti, dall’utilizzo creativo della parola e del linguaggio del corpo in relazione alle opere esposte.